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Mura di Bergamo Alta
Bergamo Alta (BG) | sec XVI
Agosto 2017
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Parcheggio interrato di 9 piani, sbancata la collina sulle mura, sito unesco: serio rischio idreogeologico e pesante impatto ambientale. Decisione 44COM 7B.43 UNESCO 2021, impatto ambientale.

«Se ci vessero consultato prima, si sarebbero evitati gli errori nelle fondazioni del nuovo ospedale e il crollo durante gli scavi per il parcheggio sotto la rocca»

L’ECO DI BERGAMO - DOMENICA 8 SETTEMBRE 2013

"Lavori già iniziati dalla precedente giunta e fermati da una frana nel 2008 con evidenti segnali di dissesto idrogeologico a carico degli edifici adiacenti, 'casa della marchesa' e mura perimetrali di via S. Lorenzo con un importante quadro fessurativo (lesioni fino a 25 cm). Le problematiche di natura geologica del terreno erano ampiamente annunciate: si era già verificato il franamento di una consistente porzione del muro. La composizione delle rocce dei colli è un flysch, 'scivolosa' (un complesso sedimentario composto da roccia clastica) una specifica caratteristca che «rende l’ammasso debole dal punto di vista meccanico». La frana si poteva evitare dunque e il terreno di questo tipo è ben conosciuto agli addetti ai lavori e particolarmente insidioso per le escavazioni e il contenimento delle spinte a monte sopratutto se l'area è fortemente antropizzata. Infatti il parcheggio in oggetto, adiacente al parco faunistico, si trova direttamente sotto il complesso della Rocca del sec XIV e Museo storico per i quali sono già in corso importanti problemi di natura statica. Avviata dunque nel 2012 una variante per riprendere in mano il cantiere e completare l'opera con criteri tutti da verificare. Qual'è il grado di affidabilità alla ripresa dei lavori visti i precedenti? Ma questo pare essere l'ultimo dei problemi se si considera il reale risultato dell'impatto ambientale relativo a un sito di eccezionale valore paesaggistico e storico, di recente riconoscimento Unesco, Aspettative progettuali giustificate da rendering palesemente artefatti (con vegetazione ad alto fusto) e non rispondenti ai dati progettuali. Il fronte bastionato di Bergamo della Serenissima, di recente nomina Unesco, rimane quindi esposto ad un pericoloso scenario post cantiere con risultati fortemente discutibili sia sotto il profilo paesaggistico e strutturale. Perchè allora la giunta Gori sta procedento indisturbata con la realizzazione di un opera multipiano cosi invasiva e pericolosa per la stabilita del complesso ex faunistico e della Rocca?

(L.b.c.)

Planimetria GIS del bastione tra le porte di S. Agostino e Garibaldi, il cerchio rosso indica il cantiere del parcheggio multipiano di via Fara 3. Nella carta a colori i nodi principali riferiti all'area del cantiere: il Museo del Risorgimento, il parco faunistico e la Rocca.

 

Cronistoria del progetto e del cantiere

2004 - Parte il progetto del sindaco Cesare Veneziani (1999-2004) nell'area del colle S. Eufemia; 9 piani interrati per 460 posti auto nel cuore delle collina in contrasto con i criteri indicati per il piano particolareggiato per la città alta che prevede piccoli parcheggi distribuiti nel centro storico.

2004 - Il nuovo sindaco Roberto Bruni non dismette il progetto ereditato dalla precedente amministrazione. L'associazione di cittadini appoggiata da Italia Nostra chiede che la convenzione venga modificata con correttivi a favore delle salvaguardia del centro storico.

2008 partono i lavori con il primo sbancamento della collina, si produce subito una frana del fronte di scavo avvenuta tra il 30 dicembre 2008 e il 2 gennaio 2009, una seconda frana il 19 e 20 gennaio. Si tratta di un crollo di piu di 1000 mc. Il comune sostiene che i lavori sono difformi dal progetto originale.

2009-14 - Il cantiere rimane congelato per anni, il nuovo sindaco Franco Tentorio annuncia la ripresa dei progetto. l'amministrazione mette in sicurezza il cantiere con cumoli di ghiaia e pietrisco ma non partono i lavori.

2014 - Il nuovo sindaco Giorgio Gori eredita il cantiere dalla precedente giunta. Le perizie certificano colpevoli negligenze del progetto nella direzione dei lavori e dell'esecuzione. Sono rilevate gravi inedempienze da parte delle società Bergamo parcheggi.

2015 - La giunta contesta alla Bergamo Parcheggi spa le inadempienze che hanno portato all’evento franoso e all’interruzione dei lavori, con penali per i ritardi e intima la ripresa dei lavori entro il 4/10/’15 previa rimozione e sostituzione dei materiali inquinanti presenti in cantiere, pena la decadenza della concessione.

2016 - Si rinnova con nuovo atto transattivo la convenzione con la Bergamo cambiando la destinazione d'uso dell'area a parcheggio per soli visitatori. Si rinuncia alla strada delle decadenza per gravi inedempienze.

2016 - La decisione di riaprire i lavori è stata presa dalla giunta, su pressione del Primo Cittadino, nonostante la dichiarata opposizione di Legambiente, Italia Nostra, dell’Associazione per Città Alta e i Colli, a cui si è aggiunta la recente costituzione del comitato di cittadini No Parking Fara, e una lunga lettera di contrarietà al progetto inviata al sindaco persino dal circolo Pd di Città alta e Colli, il Circolo Bergamo 3 che ritiene il progetto "incoerente con la vigente strumentazione urbanistica”.

2017 - Dopo nove anni di abbandono, nonostante la raccolta di migliaia di firme da parte di cittadini contrari alla realizzazione del parcheggio e un esposto in Procura in collaborazione con le associazioni di tutela, il cantiere di via Fara si sblocca, già rinnovata la convenzione (2016). Il comune realizza un video che spiega alla cittadinanza il nuovo progetto con rendering artefatti che mostrano piante ad alto fusto millantando una integrazione (impossibile) con il profilo precedente della collina.

2017 luglio - L'UNESCO, durante la 41 esima sessione del comitato a Cracovia, dichiara le mura di Bergamo Alta patrimonio dell'umanità, insieme ai siti di Peschiera del Garda e Palmanova, opere di difesa veneziane. Sono il 53° sito Unesco italiano: un percorso transnazionale, che comprende Zara e Sebenico in Croazia e Cattaro in Montenegro. Si decide comunque di procedere con il cantiere.

2017 settembre - Ripartono i lavori al parcheggio di via Fara 3. Il sindaco Gori si preoccupa per le penali dovute a ritardi a carico del comune nel caso di recessione dalla convenzione del 2004.

A - Planimetria della frana del 2008 - 2009 con i movimenti di terra. L'evento franoso si è verificato in corso d'opera durante i lavori tra il 30 dicembre e il 2 gennaio 2009, una seconda frana importante il 19 e 20 gennaio 2009. (Vedi relazione tecnica della frana 2009). B - Cavi per monitorare gli spostamenti, già in opera su tutto il perimetro delle mura del parco della rocca dove si è verificato un importante smottamento.

"Stanno per partire i lavori per la costruzione di un parcheggio multipiano interrato (9 piani per 469 posti auto) interrato destinato agli automezzi di turisti e visitatori. Il sitoi si trova le porte Garibaldi e Sant’Agostino, in un’area geologicamente delicata al di sotto (e al posto) dell’ex Parco faunistico della Rocca, già teatro nel dicembre 2008 di una rovinosa frana che aveva messo in serio pericolo, oltre alle abitazioni adiacenti, l'ex convento di S. Francesco, la Rocca stessa e la porzione di mura venete sottostanti,
La frana  della Fara era stata causata proprio dagli scavi per la realizzazione di un parcheggio - approvato come “regalo” d’addio alla città di una giunta (centrodestra) a fine mandato nel 2004 (per l’intera storia del parcheggio rinvio all'inchiesta riassuntiva di Bgreport, portale indipendente e non allineato che, unico, si è preso la briga di consultare i vari documenti) - ed era stata tamponata in emergenza, per salvare la Rocca, con tonnellate di materiale oggi al centro di un processo per discarica abusiva di rifiuti speciali tossici a carico dell'imprenditore Pierluca Locatelli
."

'lettera firmata'

A - Sezione del progetto per il parcheggio di via Fara 3, colle S. Eufemia. La tavola indica chiaramente la porzione di terreno residua destinata a verde. incompatibile con una vegetazione ad alto fusto. B - rendering fotorealistico del risultato di progetto e copertura a verde del colle S. Eufemia.

"Nella relazione finale al Comune di Bergamo del 18/6/’12 l’ing. Myallonier aveva riportato che ”il Progettista, D.L. e l’Impresa, nel tratto eseguito, oggetto del dissesto, si sono assunti un rischio, completamente a loro carico, nell’effettuare l’intervento in un modo diverso da come aveva ipotizzato il geologo, per di più con carenze di esecuzione che hanno condotto al dissesto”.
All'epoca di inizio lavori altri geologi si erano detti contrari all'opera e che proprio nel 2017 si è posta la necessità di effettuare lavori di messa in sicurezza dei muri di contenimento del terreno sulla via San Lorenzo del vicino ex-convento di S. Francesco - a causa di vistose crepe (25 cm di larghezza per alcuni metri di altezza), situazione che ha portato molti cittadini a pensare che i lavori e la frana del 2008 possano avere ulteriormente intaccato l’equilibrio già fragile di questa parte della collina."

"La decisione è stata presa dalla giunta, su pressione del Primo Cittadino, nonostante la dichiarata opposizione di Lagambiente, Italia Nostra, dell’Associazione per Città Alta e i Colli, a cui si è aggiunta la recente costituzione del comitato di cittadini No Parking Fara, e nonostante una lunga lettera di contrarietà al progetto inviata al sindaco persino dal circolo Pd di Città alta e Colli, il Circolo Bergamo 3 (a cui risulta iscritto il sindaco) che ritiene il progetto "incoerente con la vigente strumentazione urbanistica”. Questa contestata decisione viene presentata come presa per il bene della città (ma quale beneficio può venircene dal danneggiamento di un patrimonio Unesco?) e soprattutto con l'intenzione di evitare alla stessa delle ipotetiche penali"

Vista planimetria complessiva del centro storico di Bergamo Alta, con la cinta bastionata della Serenissima repubblica di Venezia (sec. XVI), a verda le aree destinate a pista ciclabile e isola pedonale.

"Altro punto non indifferente: Il comune di Bergamo afferma che la costruzione del parcheggio fosse prevista nella relazione consegnata ad Unesco, ma alle associazioni risulterebbe che nella relazione si facesse riferimento agli strumenti urbanistici vigenti (PPRCA, PGT e Parco dei Colli), allegati alla relazione stessa, dai quali tuttora risulta previsto, nell’area in oggetto, un parcheggio di più piccole dimensioni destinato ai residenti del centro storico e non ad un ben più ingente traffico veicolare di tipo turistico.
Se così fosse, ciò potrebbe mettere in pericolo la nomina appena giunta da UNESCO, e, trattandosi di un sito transnazionale comprendente 6 città in 3 diverse nazioni (Italia, Croazia, Montenegro), apportare danni all'intera compagine promossa?"

'lettera firmata'

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